[CAPITOLO 2] Quali sono le reali potenzialità di un CRM?

Sfruttare il potenziale e le funzionalità di un Crm significa anche formareadeguatamente tutti gli operatori che dovranno saperlo utilizzare o anche solo prenderne visione per ricevere le informazioni utili di ogni singolo cliente, in modo da farne tesoro ogni qual volta che ci si debba interfacciare con lui.

Pensiamo a quando ci si trova a dover affrontare una lamentela. Se presa come singolo avvenimento isolato dal contesto personale di chi ce la pone, è più difficile prepararsi al confronto. Eppure, grazie al Crm ed alle informazioni storiche in esso registrate, anche la lamentela diventa più facilmente gestibile ed assume inevitabilmente più o meno valore a seconda che chi ce la pone abbia un Crm ricco o povero di altre lamentele esposte nel passato e del loro tenore, a seconda del tipo di frequenza ed attaccamento del cliente al club, di quante persone ci abbia presentato o meno.

Un altro campo di applicazione del Crm, può essere quello di proporre nuovi servizi ed opportunità senza sparare nel mucchio ma andando a mirare su coloro i quali possano esserne interessati per primi, attraverso un’analisi della loro vita nella nostra struttura. In questo caso non andremo ad interrogare tanto il Crm quanto gli abbonamenti, i corsi od i servizi di volta in volta acquistati dai nostri utenti, in modo da estrapolare quelli a cui inviare l’avviso sulla nuova opportunità di allenamento o di benessere pensata per loro. Dopodiché registreremo automaticamente sul loro Crm l’azione da intraprendere (fare una telefonata per invitarli personalmente uno ad uno a conoscere o provare il nuovo servizio) o intrapresa (riportando ad esempio in automatico il testo della mail o dell’sms inviato).

Su questa scia relativa alle azioni di cross selling e up selling, il Crm torna utile anche per ricordarci di contattare i clienti per proporre loro le integrazioni ad abbonamenti di maggior durata o con maggiori servizi rispetto a quello acquistato inizialmente. Viceversa (o contemporaneamente a seconda di cosa si voglia fare) il Crm può mandare anche l’avviso corrispondente direttamente al cliente, via mail o via sms, in modo tale da invitare lo stesso a richiedere maggiori informazioni di persona.

Tuttavia, se è quasi sempre chiaro ai gestori degli impianti sportivi e benessere cosa si vuole ottenere, è più complicato disegnare tutti i singoli passaggi per arrivare agli obiettivi desiderati.

Il consiglio, semplice ma non banale, è quello di iniziare dall’inizio, addirittura dalla penna e dal foglio di carta, progettando, cancellando e riprogettando chi, cosa, quando e come vogliamo vengano eseguite le azioni da fare sul cliente, fino ad arrivare alla struttura finale che costituirà il modus operandi del centro, da riportare poi nel gestionale e nel suo Crm, programmandolo appositamente. Perché la progettazione della gestione del cliente va di pari passo con la strutturazionedel Crm.

Non ultimo, il Crm risulta fondamentale anche per la corretta attribuzione dei clienti ad ogni addetto alla vendita, in modo che queste siano sempre tracciabili con assoluta chiarezza e trasparenza. Elemento non indifferente se si pensa che è proprio l’attribuzione del cliente al singolo consulente che determina poi il suo bonus di produttività da calcolare in busta paga.

Le funzionalità di un buon Crm sono davvero tante, ma solo chi vede nella gestione informatizzata delle informazioni una vera e continua opportunità di business avrà il corretto approccio metodologico per svilupparlo al meglio. E’ infatti sconsigliabile cimentarsi nello sviluppo del Crm per chi invece continuerà a considerarlo come “burocrazia” o a non considerarlo affatto, perché non ne potrà mai comprendere ed apprezzarne il potenziale, né tantomeno, trarne giovamento.
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Simona Pergolesi - simonapergolesi@wellink.it