Partiamo con un assunto: erogare servizi sportivi in un impianto natatorio o in una palestra, è un atto imprenditoriale e come tale tutte le attività ad esso collegate sono da considerarsi come facenti parte delle normali azioni che una azienda attua per crescere e prosperare.
Cos’è un’azienda?
Ce lo dice Wikipedia: "è un'organizzazione di beni e capitale umano finalizzata alla soddisfazione di bisogni attraverso la produzione, la distribuzione o il consumo di beni economici e servizi verso clienti, strutturata secondo una certa organizzazione e amministrazione aziendale da parte del management".
Ma per far andare bene le aziende sportive, si deve quindi agire con le stesse logiche e dinamiche imprenditoriali di una qualsiasi altra azienda presente sul mercato, indipendentemente che si sia configurati come A.S., A.S.D o S.S.D..
La chiave di volta è l’analisi: l’unica via per crescere!
Monitorare al meglio costi e profitti del proprio impianto natatorio può implicare un'attenta analisi, in maniera più approfondita di quanto già avvenga, dell'intero sistema di produzione del servizio, di vendita e di modalità di comunicazione sul mercato.
Il gestore o manager capace è colui il quale riesce ad ottimizzare questi processi in modo da limitare le uscite senza intaccare qualità e quantità dei servizi resi ai clienti.
L’ottimizzazione di costi e ricavi, pilastro della buona gestione, è una operazione certamente non semplice per chi ha limitate competenze di gestione del conto economico. Ma con tante piccole azioni si possono ottenere tanti piccoli risparmi che sommati fanno la differenza a fine mese.
Pare banale e ovvio ma:
- avere un software di gestione dell’accensione e spegnimento delle luci, in pochi ne hanno uno
- avere (e usare sempre) il telo copri vasca per evitare dispersioni di calore dell’acqua
- ancora cambiare la caldaia con una più efficiente, provoca cambiamenti a volte decisivi per il benessere dell’azienda.
Quindi, che la piscina che sia vuota o piena i costi di gestione sono sempre lì con il loro peso nel bilancio d’esercizio.
Però esiste anche un’altra leva su cui si può agire; quella dei ricavi, spesso tralasciata o ignorata:
- una corretta politica tariffaria
- un reparto commerciale efficiente e preparato
- una pianificazione strategica della comunicazione e delle promozioni
Un ulteriore aspetto che può fare una grande differenza è l’innovazione nella proposta dei servizi.
Siamo abituati a vedere gli impianti natatori come entità statiche che offrono il nuoto e poco altro, mentre oggi ci sono delle interessanti opportunità sul mercato, rappresentate da corsi e attrezzature che possono dare un nuovo appeal alle piscine attirando un pubblico che fino ad oggi non si è mai avvicinato ad una vasca per timore o perché convinto che per entrare in acqua si debba necessariamente essere dei campioni di nuoto.
E’ proprio l’innovazione che salverà il settore da un declino a cui assistiamo oramai da tempo, i presupposti per il cambiamento ci sono tutti, bisogna solo imparare ad aprirsi al nuovo, magari facendosi aiutare nella transizione ad un differente modello di organizzazione.
-------------------------------------------
